Itinerari

Da Riolo Terme a Cividale del Friuli

“I veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché. I loro desideri hanno le forme delle nuvole” Charles Baudelaire

E con questa bellissima frase di Charles Baudelaire inizia il mio Viaggio in compagnia di Roberto sulle Strade del Friuli Venezia Giulia.

DA RIOLO TERME A CIVIDALE DEL FRIULI

Dopo avervi raccontato nello scorso numero la mia esperienza sull’Appennino Tosco-Emiliano, oggi vi porto alla scoperta del Friuli Venezia Giulia, una terra di cui mi sono innamorato grazie alle sue caratteristiche e diversità dal momento che in pochi Km il paesaggio cambia radicalmente, passando dal mare alle montagne, attraversando le campagne, piccoli paesini e città di interesse storico e culturale.

LE VALLI DEL NATISONE, I DIALETTI E LE TRADIZIONI

In sella alla mia e-bike ho avuto la possibilità di scoprire le Valli del Natisone, terre molto selvagge, lontane dalle città e dal turismo di massa che si trovano tra il confine Sloveno e la provincia di Udine.

Percorrendo questo itinerario avrete la possibilità di vivere le campagne Friulane e le Valli tra Cividale, gli affluenti del fiume Natisone e la Slovenia oltre ad avere la possibilità di conoscere la loro cultura così variegata e influenzata dai Longobardi nel caso di Cividale o dai popoli Slavi nel caso delle Valli con i suoi dialetti di origine slava, i cartelli bilingue e i giornali locali scritti nella lingua locale.

Proprio come per le tradizioni anche la cucina e il cibo che troverete lungo il percorso cambierà sensibilmente nel giro di pochi km e per questo motivo, prima di iniziare a descrivervi l’itinerario, vi consiglio vivamente di programmare le vostre pause pranzo nei locali tipici, gustare i prodotti del luogo oltre che a ricaricare le batterie delle vostre ebike.

 

Bluenergy e-bike Route

Il percorso che coinvolge 15 comuni, può essere svolto in senso orario e antiorario e la partenza è prevista da Cividale del Friuli.

Questo non è un itinerario di un giorno ma di almeno due o tre giorni ed ognuno è libero di interpretarlo come meglio crede. FOTO 2

COSE DA NON DIMENTICARE ASSOLUTAMENTE

Prima di mettervi in sella e iniziare a pedalare assicuratevi di:

  • avere uno zainetto completo di camera d’aria, mantellina, caricabatterie e kit di primo soccorso;
  • avere una mappa con i numeri di telefono dei ristoranti e conoscere i punti dove poter ricaricare le batterie della vostra e bike;
  • Prenotare per tempo il campeggio, B&B o Bike Hotel assicurandovi che siano in grado di accogliere i bikers e garantirvi un locale sicuro per le vostre biciclette, dove poter fare manutenzione oltre ad avere una presa elettrica per mettere sotto carica le batterie;
  • Scaricare la traccia gpx sul vostro telefono o Gps oltre alla classica cartina che nei casi di emergenza può sempre tornare utile.

Maggiori informazioni sull’itinerario Bluenergy e-bike Route le potete trovare consultando il sito web di Natisone Outdoor, associazione che si impegna a promuovere il territorio e il turismo in bicicletta.

Sempre sul sito di Natisone Outdoor potete trovare i nomi dei ristoranti, dei bike hotel, dei campeggi e delle cicloguide che potranno aiutarvi nel scoprire questo territorio.

LA PRESENTAZIONE DEL PERCORSO

Dedicata alle bici a pedalata assistita, la Bluenergy e-bike Route si snoda attraverso le strade del Cividalese, delle Valli del Natisone e del Torre, un percorso intrigante che lambisce alcune delle zone più suggestive della regione e che arriva a Caporetto passando per due volte in territorio sloveno.

Un tragitto immerso nella natura, lungo circa 210 km e con 4179 mt di dislivello positivo, lungo il quale sono presenti 21 punti di ricarica dedicati alle bici a pedalata assistita.

I punti di ricarica ubicati in ristoranti e osterie della zona, permettono di rendere il momento della ricarica un’occasione unica per scoprire le tradizioni eno-gastronomiche della zona.

PRONTI, PARTENZA E… SI PARTE

L’itinerario ha come luogo di Partenza e di arrivo Cividale del Friuli, patrimonio mondiale Unesco dove vi consiglio di trascorrere un pò di visitare il centro storico.

Dopo un buon caffè si parte in direzione di Prepotto…

FOTO 5 by Fabio Pappalettera Natisone Outdoor

Lasciata Cividale del Friuli si prosegue per le strade secondarie raggiungendo Prepotto, patria del vino Schioppettino. La meta successiva è il Santuario di Castelmonte che sorge a 618 m a ridosso delle Alpi Giulie, per poi ridiscendere, passati per il Trivio, a San Leonardo. Da qua si imbocca la strada per Cravero e si giunge a Tribil superiore per poi dirigersi verso il Passo Solarie. Il percorso prosegue in salita verso il Kolovrat per poi scendere a Livek e Cepletischis e giungere no al Rifugio Pelizzo.

PAPPALETTERA – NATISONE OUTDOOR

Sormontata dallo splendido Matajur, si può ridiscendere a valle per Stermizza e dirigersi verso San Pietro al Natisone e lungo la pista ciclabile verso Pulfero passando per Tarcetta.

Si prosegue fino a Caporetto per risalire per Breginj a Prossenicco e da Prossenicco poi per Platischis, Montemaggiore, Taipana, Cornappo, Nimis, Attimis, Faedis, Moimacco per tornare a Cividale del Friuli.

FABIO PAPPALETTERA

IL MIO PUNTO DI VISTA

Ho vissuto emozioni profonde dal momento che ho percorso molti km attraversando piccoli paesini come nel caso di Polizza, frazione del comune di Stregna (317 abitanti), composta da 10 case con ben sette abitanti e un barettino ancora in funzione grazie a una signora del posto che nutre il sogno e la speranza di mantenere viva la valle e le sue tradizioni.

 

IL BELLO DI PEDALARE LONTANO DAL TRAFFICO…

Ho pedalato con molta felicità e spensieratezza nelle valli dove a dir tanto avrò contato dieci macchine passare lungo la strada.

 

E’ inevitabile trovare un pò di traffico all’ingresso delle città mentre nelle campagne della pianura Friulana ho trovato delle ottime strade secondarie oltre ad aver utilizzato le ciclabile ogni qual volta fosse stato possibile.

NATISONE OUTDOOR

LA BICI IDEALE PER QUESTO PERCORSO?

Sono del parere che una e-gravel elettrica sia la bici ideale per questo tipo di avventure dal momento che è comoda, robusta, e permette anche di fare qualche deviazione sulle strade forestali.

RACCOMANDAZIONI

Viaggiate, divertitevi e cogliete tutto quello che questo bellissimo territorio è capaci di donare,

ma informatevi sempre bene prima di iniziare a pedalare su un itinerario di più giorni.

INFINE

Che dire? Penso di avervi già trasmesso le mie emozioni e avervi comunicato quanto mi sia innamorato di questo percorso e in particolar modo del territorio da cui passa.

Sicuramente tornerò in Friuli per conoscere altri itinerari, magari con la e-gravel oppure perchè no andare alla ricerca di percorsi più offroad o sentieri dedicati al gravity?

Se avete consigli potete scriverci in redazione tuttavia dopo avervi portato nel centro e nel nord Italia nel prossimo numero vi porterò a scoprire un bell’itinerario nel Sud.

Vi saluto augurandovi buone pedalate e restate sintonizzati con le nostre news!

Stefano Poletti (Rustick)